In questo momento delicato della vita del Paese sono tanti i soci dell’Associazione Nazionale Pemfigo/Pemfigoide Italy e, più in generale, coloro che sono affetti da malattie bollose, a contattare i consiglieri dell’ANPPI, al fine di avere notizie su come comportarsi in questi giorni.
La paura, soprattutto per chi si sta assumendo immunosoppressori, è quella di essere più ‘deboli’. Sicuramente, tra le categorie a rischio, ci sono le persone che stanno seguendo le terapie che deprimono il sistema immunitario. È pur vero, però, che, in una simil situazione, tutti siamo ‘soggetti a rischio’.
L’importante per tutti i pazienti è non sospendere o modificare le terapie in atto, ma parlarne sempre prima col proprio medico, così come, qualora si avessero dubbi, occorre parlarne col dermatologo di fiducia.
E indicazione, che vale per tutti i cittadini, è quella di cercare di stare a casa il più possibile, uscendo soltanto se e quando necessario ed evitando luoghi affollati. Questa è una regola che vale per tutti.
Noi pazienti dobbiamo stare attenti, ma tener alta la guardia è un monito che vale, comunque, per ogni persona. Nella nostra ‘rarità’, dunque, siamo uguali a tutti gli altri cittadini.
Oltre a stare quanto più possibile a casa, quindi, dobbiamo seguire le comuni indicazioni valevoli ‘erga omnes’: lavarsi spesso le mani, evitare il contatto con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute, evitare il contatto ravvicinato con persone (la distanza consigliata è un metro), non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani, coprirsi bocca e naso se starnutisci o tossisci, non assumere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico, pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol, usare la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate, contattare il numero verde 1500 in caso di febbre o tosse.